Scopri come gestire al meglio le auto aziendali nel 2025: tutte le strategie per ottimizzare i costi fiscali.
Con l’entrata in vigore delle nuove normative fiscali del 2025, le auto aziendali tornano al centro della pianificazione contabile per le piccole e medie imprese.
Le modifiche introdotte influiscono in particolare sulla deducibilità dei costi, sulla gestione dei fringe benefit e sulla documentazione necessaria per ottenere vantaggi fiscali.
In questo articolo analizziamo in dettaglio le novità e offriamo consigli pratici per ridurre l’impatto economico delle auto aziendali sulla gestione d’impresa.
Novità fiscali 2025: cosa cambia per le auto aziendali
Dal 1° gennaio 2025, le imprese sono state chiamate ad adeguarsi a nuove regole che ridisegnano la fiscalità legata alle auto aziendali. Le percentuali di deducibilità vengono riviste, così come le modalità di calcolo dei fringe benefit per i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti. È inoltre richiesta una documentazione più rigorosa dei costi, che devono essere correttamente imputati e tracciabili.
Le principali novità introdotte riguardano:
- la revisione delle percentuali di deducibilità per acquisti, leasing e noleggio;
- la nuova modalità di calcolo dei fringe benefit basata sul costo chilometrico ACI annuo (non più sulle emissioni CO₂);
- un regime transitorio per i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e immatricolati entro il 30 giugno 2025;
- l’obbligo di una documentazione più dettagliata, coerente con l’uso effettivo del veicolo, come indicato nella Circolare 10/E del 3 luglio 2025.
Questi cambiamenti incentivano, anche dal punto di vista fiscale, una transizione verso flotte aziendali più sostenibili e gestite in modo trasparente.
Deducibilità costi auto aziendali: cosa si può scaricare
La deducibilità dei costi legati alle auto aziendali dipende dall’uso effettivo del veicolo e dalla tipologia contrattuale.
Se l’auto è destinata all’uso esclusivamente aziendale, i costi – compresi quelli di acquisto, leasing, carburanti, manutenzione e assicurazione – risultano interamente deducibili e l’IVA è detraibile al 100%.
Nel caso di uso promiscuo, ovvero quando il veicolo è utilizzato sia per scopi aziendali sia personali, la deducibilità si riduce al 70% e l’IVA è detraibile al 40%.
Le auto concesse in fringe benefit ai dipendenti, invece, godono di un regime fiscale particolare, in cui i costi sono parzialmente deducibili, ma con vantaggi complessivi per l’impresa se si rispettano i requisiti documentali e contrattuali.
Fringe benefit: attenzione ai nuovi limiti
Uno degli aspetti centrali della riforma è il nuovo trattamento fiscale dei fringe benefit, legato all’uso personale delle auto aziendali. Il valore imponibile si calcola ora applicando il 50% del costo chilometrico annuo ACI su una percorrenza convenzionale di 15.000 km (non più in base alle emissioni CO₂).
Per favorire la mobilità sostenibile, la percentuale si riduce al 20% per le ibride plug-in e al 10% per le auto elettriche.
Resta in vigore un regime transitorio per i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e immatricolati entro il 30 giugno 2025, ai quali si applica ancora la disciplina precedente (fonte: Circolare 10/E – Agenzia delle Entrate, 3 luglio 2025).
Il nuovo sistema premia le flotte a basse emissioni, offrendo vantaggi fiscali e migliorando l’immagine ambientale dell’impresa.
Come ottimizzare la gestione delle auto aziendali
Per sfruttare al meglio le nuove regole, le PMI possono adottare alcune strategie operative:
- Rinnovare la flotta con veicoli green, beneficiando di agevolazioni fiscali e riduzioni sul fringe benefit;
- Adottare sistemi di tracciamento e reportistica, utili a documentare l’uso aziendale effettivo e migliorare la deducibilità;
- Valutare il noleggio a lungo termine, spesso più vantaggioso rispetto all’acquisto, sia per i costi fissi che per la gestione fiscale;
- Pianificare la distribuzione dei veicoli tra i dipendenti in funzione del carico fiscale e del tipo di utilizzo.
Lo Studio Longobardi al fianco delle imprese
Adeguarsi alle nuove normative può rivelarsi complesso, soprattutto per le PMI che non dispongono di un reparto fiscale interno. Per questo motivo, lo Studio Longobardi offre un servizio di consulenza dedicato, che include analisi personalizzate della flotta, simulazioni fiscali sui fringe benefit e supporto nella scelta delle soluzioni di gestione più efficienti.
Attraverso un approccio su misura, è possibile trasformare le auto aziendali da centro di costo a strumento di ottimizzazione fiscale, senza rinunciare alla funzionalità e alla mobilità aziendale.
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